La biblioteca Comunale di Assemini presenta “Ritorno sull’Isola”, di Ezio Secci. All'incontro, che si terrà in biblioteca venerdì 8 maggio alle ore 18:30, sarà presente l’autore.
Il libro. Surreali ed inquietanti, poetici e talvolta sinistri, racconti con cui viaggiare in una dimensione sfocata, che lasciano la stessa sensazione di quando, al risveglio, si mantiene la perfetta consapevolezza di aver sognato molto ed in modo nitido. Se alcuni dettagli sembrano scomparire nelle pieghe della dimensione che ci riassorbe nel momento di tornare alla realtà, quello che non molla la presa è l'atmosfera. Un angosciante senso di decadenza pervade lo stile di Ezio Secci. La sua penna traccia i confini di un mondo che sembra disegnato su carta assorbente, pronto a dissolversi in macchie più confuse, pur riconducibili al disegno iniziale (Vertigo 2014, 202 p.).
Ezio Secci si definisce tre volte isolano: “nato nell’Isola di La Maddalena nel 1941, facente parte dell’Isola di Sardegna, ho vissuto i primi cinque anni della mia vita sull’Isola dei Cavoli (Villasimius) sfollato in tempo di guerra”. Costretto agli studi di ragioneria, per necessità di lavorare al più presto, ha dovuto rinunciare agli studi classici, verso i quali si sentiva più portato. Ha però continuato a coltivare l’amore per la lettura dei classici. L’avvicinamento alla scrittura è iniziato con la poesia, per passare in un secondo tempo al racconto che, data la brevità, consentiva di utilizzare gli spazi concessi dal lavoro e dagli impegni familiari. Nel 2003 l’incontro con Davide Zedda, proprietario della Casa Editrice La Riflessione, con cui ha pubblicato diversi volumi di racconti e due romanzi, non più in commercio a seguito della chiusura della casa editrice.
Per informazioni:
Biblioteca comunale Assemini
Via Cagliari 16
tel. 070 949400
fax 070 949407
Il libro. Surreali ed inquietanti, poetici e talvolta sinistri, racconti con cui viaggiare in una dimensione sfocata, che lasciano la stessa sensazione di quando, al risveglio, si mantiene la perfetta consapevolezza di aver sognato molto ed in modo nitido. Se alcuni dettagli sembrano scomparire nelle pieghe della dimensione che ci riassorbe nel momento di tornare alla realtà, quello che non molla la presa è l'atmosfera. Un angosciante senso di decadenza pervade lo stile di Ezio Secci. La sua penna traccia i confini di un mondo che sembra disegnato su carta assorbente, pronto a dissolversi in macchie più confuse, pur riconducibili al disegno iniziale (Vertigo 2014, 202 p.).
Ezio Secci si definisce tre volte isolano: “nato nell’Isola di La Maddalena nel 1941, facente parte dell’Isola di Sardegna, ho vissuto i primi cinque anni della mia vita sull’Isola dei Cavoli (Villasimius) sfollato in tempo di guerra”. Costretto agli studi di ragioneria, per necessità di lavorare al più presto, ha dovuto rinunciare agli studi classici, verso i quali si sentiva più portato. Ha però continuato a coltivare l’amore per la lettura dei classici. L’avvicinamento alla scrittura è iniziato con la poesia, per passare in un secondo tempo al racconto che, data la brevità, consentiva di utilizzare gli spazi concessi dal lavoro e dagli impegni familiari. Nel 2003 l’incontro con Davide Zedda, proprietario della Casa Editrice La Riflessione, con cui ha pubblicato diversi volumi di racconti e due romanzi, non più in commercio a seguito della chiusura della casa editrice.
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Via Cagliari 16
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