RINVIATO A DATA DA DEFINIRE l'incontro con l'autore. Gianni Mascia alla Biblioteca Comunale di Decimomannu
IL PRESENTE INCONTRO E' STATO RINVIATO A DATA DA DEFINIRE.
Il libro.
«L’hai visto a Ninni Puzoni? Pitticcu su nigorba! Ci ha cravvatto uno sgobbo a
casa de s’abogau e invece de su rossinu e de sa pratta ne ha pinniccatto uno
stereo tottu scallau e l’hanno anche cuccatto a tippu pilloni de tàccula!
Pitticcu su balengu! E adesso si guarda il panorama pighendisì su soli
scotzesu… stuggiau!» Queste erano le storie che sentivo raccontare dai miei
amici “malandrini” e qualche volta mi capitava anche di andare con loro a
strillare qualcuno che stava al fresco, per portargli notizie fresche, come per
esempio se “sa pisqua si era ammistaratta”… Tutto rigorosamente detto in “su
gergu de Soparma”, lo slang che si usava per non farsi capire da orecchie
indiscrete. Sei racconti divertenti nella loro drammaticità che potremmo anche
definire il canto degli ultimi, il canto della gente che quarant'anni addietro
viveva in quel labile confine della legalità ch'era poi molto facile
oltrepassare quando si trattava di "buscarsi" l'esistenza. Alla fine
del libro anche un glossario e alcuni esempi di fraseologia, per facilitarne
lettura e comprensione.
Gianni
Mascia è nato a Cagliari nel 1958. Ha trascorso la sua infanzia nel popolare
quartiere di "Is Mirrionis", dove tuttora vive. Diplomatosi alle
Magistrali, dopo aver frequentato la facoltà di Lingue ha iniziato a lavorare
nella Scuola Elementare, dove ha insegnato fino al 2001 per poi continuare, sia
per le primarie che per le secondarie, come esperto di lingue e di culture
poetiche. Ha vinto vari premi letterari, l’ultimo dei quali il Premio Gramsci
per la poesia Stabat mater. La raccolta di racconti Tzacca stradoni! Racconti
della mala cagliaritana è stato pubblicato da Condaghes nel 2011.
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