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La Biblioteca Comunale di Villasor
vi invita all'incontro con il giornalista
Cesare Corda
per la presentazione dei libri
Clandestino in Etiopia e Benvenuto Mister Parkinson
Venerdì 15 Dicembre alle ore 17.00
presso ex Convento dei Cappuccini

Clandestino in Etiopia. Questo reportage è l'avvincente racconto di una storia vera, straordinaria avventura di un cronista di provincia tra i guerriglieri di Etiopia alla ricerca degli italiani rapiti.
"Fu un'esperienza durissima per la quale pagai un prezzo molto alto. Persi 13 kg di peso in dodici giorni di cammino, per lo stress fisico si abbassarono le difese immunitarie e venni aggredito dall'herpes zoster curato dopo tre mesi e un intervento alla colonna vertebrale. Solo dopo 10 anni ritrovai la voglia di raccontarla. Nel 1988, mi chiamò la redazione di "TvTv", un settimanale di Canale 5, diretto e condotto da: Arrigo Levi. Inviato in Africa, realizzai importanti servizi alcuni dei quali vennero ripresi dai giornali e dalle televisioni di tutto il mondo." (Grafiche Ghiani, 2016).

Benvenuto Mister ParkinsonTutto inizia con una debolezza improvvisa. Una sorta di spossatezza che non lascia la presa. Una battuta alla ricerca di funghi, una vacanza in Sardegna, tutto improvvisamente prende nuove sfumature, più angoscianti. Più pericolose. La quotidianità subisce un violento, inesorabile declino. Le operazioni più semplici diventano via via più complicate, fino a quando anche i propri bisogni primari iniziano a richiedere degli sforzi talvolta superiori alle proprie possibilità. Questa è la storia di un uomo. Un uomo che nella sua vita ha affrontato situazioni estreme, data la sua carriera di giornalista, tra cui un rapimento da parte di una guerriglia etiopica, riuscendo comunque a raccontarlo. Ma quando in una vita del genere si insinua un male subdolo ed infido, tutto cambia. Le difese sono aggirate in partenza e la sola cosa che resta da fare è accettare il verdetto: Morbo di Parkinson. Nonostante avesse già forti sospetti, Cesare Corda ha comunque ricevuto la notizia come un colpo fortissimo. Accettarlo è difficilissimo, anche perché la natura stessa del morbo è perfida e sottile. Per evitare rischi, sarebbe necessario rinunciare ad una quantità di attività tale da rendere la vita stessa molto più fastidiosa. Anche un’uscita con un amico rischia di diventare una tragedia ed è quello che è successo quando un improvviso e fulminante colpo di sonno si è trasformato in un serio incidente d’auto, da cui fortunatamente sono usciti entrambi illesi. Lo spirito di Cesare Corda gli ha permesso, in ogni caso, di affrontare la sua nuova condizione in modo aggressivo, coraggioso e piuttosto anticonvenzionale. Lo stesso nomignolo “Mister Parkinson” lo ha aiutato a personificarlo,dandogli dei connotati contro i quali rivolgere la propria energia. (Grafiche Ghiani, 2016). 

Cesare Corda Cesare Corda è un giornalista famoso con alle spalle una carriera brillante, conquistata sul campo a prezzo di sacrifici non indifferenti. La vita lo ha premiato con grande generosità: da bambino povero, che soffriva la fame, cresciuto scalzo fino all’età di 8 anni in un paesino del Sulcis Iglesiente, a giornalista di successo e poi scrittore pieno di speranza, di progetti e di ottimismo. Ma la dea bendata gli ha regalato anche un matrimonio felice da cui sono nate due meravigliose gemelle. Eppure il male è dietro l’angolo, e prende la forma del morbo di Parkinson. La diagnosi è spietata: “da questa malattia non si guarisce, e bisogna prendere le medicine fino alla morte”. Il trauma è enorme, sufficiente a far sprofondare chiunque nel baratro della depressione suicida. Ma non Cesare. Anzi, al contrario, per lui inizia una nuova esistenza, da spendere combattendo una guerra quotidiana guidata dai valori acquisiti vivendo in un paesino, come un piccolo indiano. Gli anticorpi conquistati da bambino gli danno la forza di accettare le momentanee disabilità e non si lascia travolgere dagli attacchi di questo nemico invisibile che alberga nel suo cervello. Con quali armi? Con la forza dell’ottimismo, del non arrendersi mai, praticando lo sport, affrontando le sofferenze senza lasciarsi abbattere, progettando il domani. Ma anche spinto dall’amore per la sua famiglia e dei suoi amici, che lo tengono vigile, pieno di vitalità. Questa strategia e una corretta terapia farmacologica hanno messo in fuga, almeno per il momento, il subdolo e perfido bestione che si chiama Mister Parkinson. Un libro di importanza non quantificabile, che ci invita a non arrenderci di fronte a una malattia fortemente invalidante, ma ad affrontarla con coraggio e con tutta la serenità possibile. Un esempio per tanta gente che soffre, che si è arresa. Il segreto della vita, ci suggerisce Cesare, è riuscire a essere contenti di quello che si ha, qualunque cosa sia, anche il Parkinson. Solo così si può tentare di sconfiggere il mostro. L’esordio nel giornalismo di Cesare Corda risale all’11 novembre del 1975. Dal Palalido di Milano fece per Radiolina la radiocronaca del campionato d’Europa dei pesi Mosca tra Udella e Martin. Vinse Udella. Fu la prima radiocronaca di una radio libera. Iniziò anche a fare le telecronache di calcio e di pugilato, per Videolina. Condusse varie trasmissioni di successo, curò la rubrica di pugilato per “Tutto Quotidiano”. Fu tra i fondatori del primo telegiornale sardo. Dopo tredici anni di gavetta, venne chiamato dal grande Arrigo Levi. Iniziò a collaborare per di Canale 5 TVTV. Venne inviato in Sudan alla ricerca dei guerriglieri che avevano rapito due tecnici italiani. Riuscì a intervistare il capo di questi ribelli. Fu il primo scoop ripreso dalla stampa mondiale. Dopo la liberazione degli ostaggi, vennero sequestrati altri due tecnici. Fu rimandato in Africa e alla quarta missione, entrando clandestinamente in Etiopia, raggiunse la prigione dei nuovi sequestrati e tornò in Italia con la loro drammatica intervista. Fu un nuovo scoop mondiale. Per 12 anni, inviato e poi corrispondente dalla Sardegna del TG4 e TG5, Studio Aperto e di Italia 1 Sport, realizzò circa mille servizi. Qualche anno di tregua fino all’arrivo della malattia. Dopo lo sgomento iniziale, si ribellò e ricominciò a combattere e a fare il giornalista. Dal fronte del Morbo di Parkinson ha scritto questo libro.


Per informazioni:
Biblioteca Comunale di Villasor
Ex Convento dei Cappuccini - Piazza Nino Brundu
Telefono: 070 2358492
E-mail: bcvillasor@hotmail.it

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